Le motivazioni 2002

Premio Hystrio all’Interpretazione
a Sergio Romano

Nel 1994, a soli ventisette anni, Sergio Romano è stato Amleto per la regia di Benno Besson: un punto fermo nella carriera di un giovane attore, ma un ruolo che potrebbe anche fermarne l’evoluzione. Invece Romano, diploma alla Paolo Grassi di Milano, perfezionamento con Massimo Castri, debutto nel 1989 con Mauricio Paroni De Castro – poi Osvald negli Spettri e Eugenio nella goldoniana Bottega del caffé entrambi per la regia di Borsetti, Lello nel Bugiardo di De Bosio – dopo l’Amleto è cresciuto costantemente, lavorando con registi come Lasalle, Cristina Pezzoli, Sciaccalunga, Rinasco, Gabrielli e Calende, diretto dal quale ha interpretato il ruolo di Iago nell’Otello di quest’ultima stagione. Ha cominciato anche ad essere apprezzato dal cinema, partecipando a La vita che verrà di Pozzessere nel 1999 e a Da zero a dieci di Ligabue nel 2001. A Sergio Romano, interprete di forte temperamento, solidità di preparazione e varietà di esperienze, viene assegnato il Premio Hystrio all’interpretazione per il percorso fatto fin qui e per le mete sempre più ambiziose a cui è destinato.

 

Premio Hystrio alla Regia
a Nanni Garella e all’Associazione Arte e Salute di Bologna

Il teatro, oggi, è follia o non è teatro. Nanni Garella, alieno dai conformismi del mestiere per attitudine e storia personale, ha colto nello straordinario incompiuto pirandelliano dei Giganti della montagna, l’occasione per rendere manifesta la forza trasgressiva del fatto teatrale. Regista nel 1997 di uno dei migliori Woyzeck degli ultimi anni (protagonista il bizzarro Haber), Garella celebra in questa stagione la diversità attraverso la saga degli Scalognati visitati dalla Compagnia della Contessa. La sua messa in scena trova magica corrispondenza tra la trama di Pirandello, i suoi interpretati e gli allievi – attori del Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda Usl di Bologna Nord, con cui da anni lavora. Il Premio Hystrio alla regi ava quest’anno ad un progetto coraggioso, nato tre anni fa dagli sforzi congiunti dell’Associazione Arte e Salute guidata dallo psichiatra Filippo Renda, del Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda Usl di Bologna Nord e di Nuova Scena – Arena del Sole – Teatro Stabile di Bologna e ad un teatrante, Nanni Garella, votato al rischio che con I giganti, moltiplicando i significati del testo con il vissuto degli attori impiegati, vince la grande scommessa di un teatro ancora capace di sorprendere, emozionare e recuperare una funzione sociale e terapeutica che sembrava ormai perduta.

 

Premio Hystrio alla Drammaturgia
a Scrittori per la Pace

Oggi che terrorismo e guerra sono riesposi con particolare virulenza e minacciano e insanguinano un mondo sempre più impotente, è significativa la presa di posizione di un grippo di autori (Alessandro Trigona Occhipinti, Marcello Isidori, Fortunato Cerlino, Filomena Iavarone, Paola Ponti, Giuseppe Manfridi, Edoardo Erba, Raffaella Battaglini) riunitisi sotto il nome di “Scrittori per la pace”, a margine di un convegno sulla drammaturgia svoltosi a Bologna nel maggio 2001. All’indomani dell’attentato di New York il gruppo ha dato vita a una serie di iniziative a sostegno della pace, concretizzatesi in una maratona – spettacolo itinerante che, partendo da Roma, ha toccato poi Bologna e milano. Ora sono 81 gli autori coinvolti, tra i quali un nutrito gruppo di Milano (Traverso, Sarti, Molinari, Binosi, Gabrielli, Spinato) ma, anche, citando in ordine sparso, Ravera, Fo, Maraini, Cavosi, Maltese, Longone, Benni, Chiti, ai quali si aggiungono 116 attori. Il Premio Hystrio alla drammaturgia viene assegnato a “Scrittori per la pace”, non a un singolo autore quindi, ma a un gruppo di drammaturghi, che si sono uniti nel nome e in difesa dei diritti civili e contro ogni logica di guerra, mettendo il loro mestiere al servizio di un tema che, oggi più che mai, necessita della vigile attenzione e della partecipe presa di coscienza di tutti noi.

 

Premio Hystrio Altre Muse
alla Festa Internazione del Circo Contemporaneo di Brescia

La Festa internazionale del circo nasce nel 2000 a Brescia per esplorare e rendere noto anche in Italia il fenomeno spettacolare conosciuto come nouveaou cirque, nato in Francia negli anni ’70. L’arte circense, archetipicamente legata all’atto teatrale, ha superato con il nouveaou cirque , la fase di sensazionalismo alla Barnum e del romanticismo del carrozzone itinerante, mescolando discipline e linguaggi (dalla danza alla musica e al circo tradizionale, a cui però rifiuta l’impiego di animali) e ritrovando il teatro per rigenerare le proprie suggestioni. Il Premio Hystrio altre muse va ad un festival di qualità sempre crescente che seleziona le posizioni più interessanti e avanzate del  circo contemporaneo, ponendosi come un vero e proprio cantiere, dove realizzare un incontro stimolante tra il virtuosismo tecnico del circo, l’energia della composizione coreografica e la drammaturgia teatrale, unendo un’estetica raffinata a una sorprendente immediatezza espressiva per promuovere un irrinunciabile patrimonio spettacolare, legato a un lunghissimo passato e destinato ad un luminoso futuro.

 

Premio Hystrio Provincia di Milano
a Corrado D’Elia

Corrado D’Elia è emerso dalla galassia delle produzioni del teatro giovane milanese portando, con tenacia, entusiasmo e capacità imprenditoriale, la compagnia Teatri Possibili, fondata nel 1995, a gestire prima il teatro Olmetto, dove mette in scena Le nozze dei piccolo borghesi di Brecht, e poi il Teatro Libero, oggi punto di riferimento privilegiato per i giovani gruppi e la drammaturgia contemporanea. Sinceramente interessato alla didattica dello spettacolo, D’Elia ha anche fondato il Centro di formazione per lo spettacolo, di cui è direttore e che conta ormai oltre 400 allievi. Un suo fortunato Cirano e successivamente l’Otello shakespeariano, il Caligola di Camus e, nel corso di questa stagione, un’originale riscrittura del Don Giovanni di Molière, hanno fatto di questi grandi classici, nelle sue messinscene ricche di un dinamismo che non è mai banale semplificazione, il modello di avvicinamento della tradizione drammaturgia al pubblico di oggi. Al giovane regista – attore – direttore viene assegnato il premio Hystrio Provincia di Milano, destinato a un artista emergente operante sul territorio, per la coerenza, la costanza e le non comuni doti artistiche e organizzative.